La nostra scuola
La scuola dell’ infanzia, rapportandosi costantemente all’opera svolta dalle famiglie, rappresenta un luogo educativo intenzionale di particolare importanza, in cui le bambine e i bambini realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo. La scuola è sempre tenuta a proporre un itinerario di studio e apprendimento che rispetti le individualità, riconosca i talenti, non perda mai di vista le mete da raggiungere, promuova la crescita di tutti e di ciascuno.
Il Progetto educativo tiene conto delle diverse dimensioni della formazione: sensoriale, corporea, artistico-espressiva, intellettuale, psicologica, etica e sociale dei bambini.
Tutti siamo chiamati ad educarci e ad educare affinché lo sguardo quotidiano diventi “sguardo valorizzatore”. Concretamente il metodo usato è quello di partire dalla conoscenza di una storia che viene raccontata senza l ’ausilio di immagini così da destare la fantasia, la curiosità, lo stupore della conoscenza, le abilità e le competenze dei bambini. Partendo dall’incontro dei bambini con la fiaba, il collegio docenti struttura il Progetto educativo-didattico basato sul metodo attivo esperienziale.
Tale metodo permette al bambino di conoscere e acquisire le competenze attraverso l’esperienza dentro il gioco – lavoro. Ogni gesto, ogni materiale, ogni proposta che l’adulto fa, favorisce la scoperta nel bambino così che ogni sua ipotesi diventa soluzione nella creatività e costruttività personale. Annualmente il corpo docente sceglie e delinea il cammino educativo dell’anno, struttura gli obbiettivi , delinea i percorsi didattici e si fa carico di comunicarlo ai genitori nella prima assemblea di sezione.
Coscienti dell’importanza che la famiglia ha nell’educazione dei propri figli, la scuola dell’infanzia stimola la partecipazione dei genitori alla vita della scuola, così da creare un clima unitario che guarda al bene dei bambini nella condivisione del progetto educativo. Lo sguardo dell’adulto, all’interno della Scuola, ha un ruolo fondamentale; è uno sguardo paziente e consapevole che vede nel bambino l’esigenza di crescita, di conoscenza, di significato, di essere riconosciuto come persona unica e irripetibile come dono di un ALTRO.